15 settembre 2005

Acque minerali

Preciso subito che non sono stato in vacanza. Non avevo voglia di scrivere. Forse, dicendo meglio, non sapevo cosa scrivere.
Lo spunto oggi viene come al solito dall'edicola: in allegato con il giornale da alcuni mesi vengono venduti libri dedicati al vino. Poi il vino è finito e hanno parlato di distillati. E poi di vitigni italiani, cocktail, birre, aceto, olio... tè e tisane e adesso acque minerali. Un esempio "esemplare" della sagacia del marketing che guida i quotidiani oggi.
Ma va tutto bene. Anzi fa piacere un libro nuovo dedicato al tè fatto anche abbastanza bene e che si è avvalso della collaborazione di La Via del Tè di Firenze e che presenta una interessante lista di negozi (identica a quella che trovate sul sito del TeatimeClub anche se non viene citata la fonte) e indicazioni su come conservarlo (anche qui viene ripetuta identica la frase presente sul nostro sito e ovviamente senza citarlo) e consumarlo al meglio. Insomma se lo trovate prendetelo perché vale i ca. 8,00 del prezzo.
Ieri in allegato c'era il libro sulle Acque minerali italiane che ci fa ritornare al discorso avviato nei mesi scorsi sull'importanza dell'acqua nella preparazione del tè.
Contiene descrizioni e schede delle principali acque italiane e le caratteristiche che distinguono le varie acque: alcaline, minerali, sodiche ecc.
Non ci avevate mai pensato che l'acqua potesse avere un sapore diverso (cloro a parte) e che incidesse tanto nella preparazione del tè. Provate.
Provate a preparare lo stesso tè con acque diverse per contenuti e vedrete come cambia il sapore. A volte riesce difficile pensare che sia lo stesso splendido tè bevuto il giorno prima.
Provate.
E sopra tutto fateci sapere il risultato dei vostri esperimenti.
Alla prossima.