20 dicembre 2005

TeaTimeClub: i bilanci

Dopo i ringraziamenti mi piacerebbe fare un analisi di queti anni di attività del Teatimeclub.
La mia prima pagina pubblicata su Internet risale al 1997 e nasceva per offrire finalmente una guida ai negozi di tè in Italia.
In epoca preInternet le ricerche in regioni diverse erano affidate alle pagine Gialle che davano risultati abbastanza alternativi confondendo tè caffé spezie e ... Dopo aver battuto la testa per qualche mese riuscì a trovare un filo e ottenni una serie di indirizzi che subito pubblicai sul web. Fiero.
In 3 anni avrò totalizzato poco più di 300 visitatori (comprese le mie di visite).
Passando a Tripod, la famosa community di pagine personali, cominciai ad ampliare il sito e a diffondere il verbo arrivando nel 2001 alla registrazione del dominio Teatime.it.
Da allora il sito è sempre stato molto visitato e oggi sta per raggiungere i 100.000 visitatori.
Un grande traguardo che non credevo di raggiungere, e sopra tutto non credevo di ricevere in questi anni così tante mail con richieste sempre più dettagliate e precise. Ed è bello rispondere proprio perché mette ogni volta in crisi quello che si crede di sapere.
Bilancio 1: la pubblicità funziona.
Che cosa banale da dire, eppure quando tocchi con mano l'efficacia del marketing qualche brivido scorre lungo la schiena.
Io credo molto nei benefici che si possono ricavare dal bere il tè ma non credo che si debba esagerare e considerarlo alla stregua di un medicinale.
Eppure ricevo tante lettere che chiedono dosi, modalità e nomi di tè efficaci e salutari. Altre mi parlano anche di malattie e disturbi e con richiesta di consiglio circa il tè giusto che possa aiutarli. Qualcuno semplicemente desidera perdere peso.
Bilancio 2: la gente ne parla.
Ormai tutti parlano di tè verde (la panacea), tè rosso (in grande crescita di popolarità), tè giallo (addirittura!) e compagnia. Anche se spesso impropriamente, l'argomento è sulla bocca di tutti e si aprono tanti nuovi negozi e cresce l'offerta di prodotti buoni e di accessori.
Tutti vogliono fare un corso dedicato al tè: a fini professionali (tea taster, tea sommelier, tea shop) ma anche semplicemente per avere una guida nella scelta. Ne sono felicissimo ma temo molto l'improvvisazione e in genere diffido dei corsi organizzati perché ho l'impressione che leggendo un paio di libri sull'argomento si ottengano le stesse informazioni.
Quello che veramente dovrebbe fare la differenza è l'esperienza che può trasmettere chi il corso lo tiene e da questo punto di vista???
Bilancio 3: il mondo a portata di mouse.
Nell'epoca felice della mia ignoranza ogni novità, ogni tassello aggiunto al quadro, ogni esperienza era accolta con una gioia ingenua e meravigliosa che l'esperienza ha un po' soffocata.
Oggi è diverso. La conoscenza uccide un po' la felicità assoluta. La felicità dei bambini.
Ma quello che vorrei sottolineare è la possibilità, un tempo improponibile, di acquistare il proprio tè dovunque ci piaccia. Non dobbiamo necessariamente vessare gli amici che vanno in vacanza o angariare quelli che abitano in zone fortunate dal punto di vista tè. Oggi possiamo in tutta comodità ordinare quello che vogliamo in pochi minuti e bisogna solo resistere all'ansia dell'attesa. Splendido!
Certo il piacere di acquistare, vedere, respirare il mondo del tè direttamente nei negozi che lo vendono...
Bilancio 4: Tutti vogliono coltivare tè in Italia.
Questa cosa non so spiegarmela, ma vi assicuro che sono in tanti a scrivermi per sapere come fare. Mah!

I bilanci continuano presto.

16 dicembre 2005

Ringraziamenti

Iniziamo con i "grazie":

- grazie a Biblioteq che mi da sempre preziose informazioni e collabora a questo blog molto più validamente di me;
- grazie a fiordizucca che ha un blog splendido, ricco di ricette e consigli. Mi ha permesso di pubblicarne alcune sul sito del TeaTimeClub e spero siano utili;
- grazie a Paolo Candeo del Signore del Tè di Torreglia per l'amicizia e la stima che mi manifesta e che mi rende veramente felice;
- grazie alla mia amica Marina e auguri per le feste e per il resto e grazie ancora per la carica che sa trasmettermi con le sue mail;
- e poi un grazie speciale ad un'altra amatissima amica, Anna, che sopporta da molti anni il peso di questa amicizia e ha spesso fatto da intermediaria nei miei acquisti di tè;
- grazie a tutti voi che avete visitato, scritto e commentato quello che pubblico e anche ai tanti che mi segnalano iniziative e avvenimenti legati al mondo del tè in Italia e all'estero: prometto che sarò più puntuale nella segnalazione.

Grazie ancora a tutti con l'augurio che possiate trascorrere uno splendido Natale.

01 dicembre 2005

Japan Week a Napoli

Japan Week ha lo scopo di creare "interscambi tra culture differenti" ed è organizzata in varie città italiane ed europee dalla giapponese International Friendship Foundation di Tokyo.
Non ne sapevo nulla. Non sapevo che, dal 22 al 27 novembre, Napoli avrebbe ospitato le manifestazioni ad essa collegate e soprattutto che ogni giorno, a Castel Sant'Elmo, nella Sala dei Cannoni, si sarebbe celebrata la Cerimonia del Tè.

Non ne sapevo niente, ma quando me ne hanno parlato! Potevo perdere l'occasione?

Per farla breve siamo partiti Sabato mattina e la fortuna ci ha fatto evitare tutti gli acquazzoni portandoci a Napoli asciutti.
Il progetto prevedeva la sosta al Kukai, ristorante giapponese a Napoli dal 2003, per un Ramen e del Sushi. E li abbiamo aspettato la fine del temporale. Bel locale e nemmeno troppo caro (sui 20€00).
Il proprietario si chiama Massimiliano e ha anche cercato di aiutarci con gli orari della manifestazione.

Raggiungere Castel Sant'Elmo è stato comodissimo: con la Funicolare e il gioco è fatto.

Tutto fantastico tranne che la mostra a me è sembrata già finita. Mi spiego.
Una mostra ha di solito quell'aria da... esposizione. E' tutto ordinato e ben descritto e sopra tutto c'è tanto da vedere. Questa invece aveva l'aria estremamente provvisora: del tipo stiamo smontando e siete arrivati a 5 minuti dalla chiusura.
Per quanto riguarda la Cerimonia dimenticate il Cha No Yu, i frustini in bambu e il Matcha. Ci è stato offerto del tè verde (e la simpatica vecchina che me lo porgeva ha garantito fosse Gyokuro) mentre su un palchetto una ragazza in kimono mostrava ai presenti tutti i momenti di questa Cerimonia da loro chiamata Sencha.
Ci hanno anche offerto anche due piccoli biscotti molto ben lavorati (ovviamente privi di sapore) e il tutto è durato forse 15 minuti.

Forse non ne valeva la pena: perché era veramente difficile da seguire a causa della cattiva traduzione e dell'angolazione del palchetto, perché non era quello che mi aspettavo e perché non era un granché.
Ma volete mettere com'è bello concedersi ogni tanto un bel pomeriggio da turista.

Scuse

E' passato troppo tempo e ho perso l'entusiasmo.
Ogni volta che penso ad un post da sottoporvi penso che non ne vale la pena e lascio perdere.
E' anche vero che il tempo dedicato all'aggiornamento del sito maggiore (www.teatime.it) l'ho sottratto al blog.
Comunque vi devo delle scuse e cercherò di rimediare impegnandomi di più (come si dice ai genitori di ritorno da scuola con la pagella).
Ciao