28 luglio 2005

Degustazione: Yin Zhen luglio 2005

Da quando ho iniziato il viaggio sulle rotte del tè ho coltivato un unico tabu: lo Yin Zhen.
Le ragioni sono essenzialmente due: il costo e la paura di non capirne il gusto sottile e delicato.
Per lungo tempo il più celebrato dei tè bianchi è stato fuori della mia portata e poi mi era stato detto che non tutti riuscivano a capirne il gusto delicato e lieve.
In seguito sono stato assai deluso del Pai Mu Dan, che è altro tè bianco e che avevo provato in due occasioni, e ho abbandonato l'intera categoria.

A luglio ho provato un riavvicinamento e ho comprato dello Yin Zhen dal solito sito da cui mi rifornisco in questi mesi.
Le foglie sono molto belle lunghe e vellutate per via della fitta peluria che le ricopre, ma dopo l'infusione mi sono accorto che hanno molte bruciature segno di lavorazione non troppo accurata e il gusto non esaltante.

1 Comments:

At gennaio 31, 2006 3:29 PM, Anonymous Anonimo said...

Non conosco lo Yin Zhen, ma ho bevuto in più di un'occasione il Pai Mu Dan e ti dirò che invece non è niente male, è molto delicato e fresco. Il migliore l'ho bevuto in una sala da tè di Firenze, Mago Merlino tea house, ed era particolarmente fresco e leggero.
Marina

 

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