13 giugno 2005

Persuasori occulti

La riflessione che si sta sviluppando, grazie ai commenti che avete lasciato ai miei post, riguarda principalmente le opportunità offerte dal web di acquistare tè e altri prodotti in tutto il mondo con minimo sforzo e grandi soddisfazioni. Ma è veramente così?
A prima vista i vantaggi sono enormi: scelgo il prodotto comodamente da casa; ricevo tutte le informazioni di cui ho bisogno; le verifico e mi accerto della loro convenienza economica; inoltro l'ordine e aspetto che mi venga consegnato.
Dubbi:
  1. chi è il mio interlocutore?
  2. Da chi sto comprando?
  3. Chi garantisce la qualità del prodotto e la serietà del venditore?
  4. Che fine farà il mercato nazionale?
Alle prime domande può dare un'utile risposta il web stesso. Esistono infatti numerosi gruppi di discussione che si occupano di tè e non è difficile reperire utili commenti sui venditori e sulla qualità dei prodotti offerti.
Ho orientato in quest'ultimo periodo i miei acquisti confortato dai giudizi positivi espressi da questi gruppi e, devo riconoscere, con relativa soddisfazione.
Ma il dubbio che si tratti di una forma di pubblicità occulta resta.
Il fenomeno è molto diffuso negli Stati Uniti dove esistono agenzie specializzate che curano campagne di promozione affidandosi a volenterosi che parlano bene dei prodotti e diffondono informazioni e giudizi positivi presso piccoli gruppi: nell'ambiente di lavoro, presso gli amici, le organizzazioni sociali e quelle del tempo libero. Generalmente senza ricevere un compenso specifico ma garantendosi benefits e regali.
Non è assolutamente difficile reclutare un cospicuo numero di tali recensori e fargli pubblicare commenti e suggerimenti che, attraverso il passaparola, diano maggiore visibilità ad un negozio, ad un venditore o ad un prodotto e tutto questo con la convinzione di aiutare gli altri con la propria opinione.
Confesso che ne ho paura. E ho paura di rendermi complice involontario della stessa operazione.
Per quanto riguarda il mercato europeo, e italiano in particolare, bisogna registrare una crescita notevole dell'offerta attraverso l'apertura di nuovi negozi e di punti vendita che però si presentano sostanzialmente come delle fotocopie gli uni degli altri: sia per tipologia di prodotti (cui vengono cambiati qualche volta solo i nomi); sia per strategie promozionali (mancano quasi del tutto le iniziative mirate alla diffusione della cultura del tè); sia per vera e propria assenza di carattere.
Lo svantaggio principale è certamente la forte competitività internazionale che si avvantaggia degli strumenti offerti da Internet e dei costi d'importazione e di vendita del tè in Italia.
Farsi spedire un pacco da Milano ha qualche volta costi analoghi ad una spedizione internazionale e spesso gli stessi tempi di attesa!!!
La mia opinione è che l'unica possibile strategia per contrastare il fenomeno sia quella di affidarsi alla qualità (il che in qualche caso presuppone imparare a riconoscere la qualità) e all'aggiornamento costante dell'offerta; alla promozione del prodotto e non solo della propria attività e all'apertura al confronto tra operatori dello stesso settore, cercando di darsi un obiettivo comune.
La richiesta di informazioni sul tè, per fare un esempio, veicolata dai media che puntualmente se ne occupano, è costante e in crescita anche dal punto di vista qualitativo. Ma paradossalmente essa non viene raccolta da nessuno degli operatori professionali interessati e questo favorisce la maggiore diffusione di prodotti commerciali e di chi può vantare una presenza più capillare sul territorio o una maggiore riconoscibilità (farmacie e erboristerie).

4 Comments:

At giugno 13, 2005 7:04 PM, Blogger bibliotèq said...

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

 
At giugno 13, 2005 7:09 PM, Blogger bibliotèq said...

ha detto...
Non penso che bisogna aver paura di dare la propria opinione su un determinato prodotto, internet è come la pubblicità, serve ad informare dell'esistenza di una determinata cosa, guai a pensare che un'opinione che si trova sia oro colato. Penso che quando si fa un acquisto, anche se consigliati dal migliore amico, tutto deve essere passato poi ad un'attenta analisi. Per quanto riguarda i media devo dire che parlano di tè solo per le sue proprietà e veramente di rado della cultura del tè (se lo fanno è solo per qualche curiosità tipo l'articolo del C.d.S. da te citato in un posto); conseguenza: frotte di persone che entrano in negozio chiedendomi qual'è il tè verde che fa dimagrire o qual'è quello più ricco in antiossidanti, un pò come andare dal fruttivendolo e chiedergli (e comprare) qual'è la frutta più ricca in vitamina C.
I negozi specializzati sono una novità, la gente deve ancora abituarsi, io mi ricordo quando ho iniziato a lavorare come sommelier nell'Associazione Italiana Sommeliers... dovevo spiegare che significava a chi mi chiedeva che lavoro facevo! era il 1995, mica tanti anni fa, ora anche l'ultimo bambino sa di che si tratta.
Con il tè sarà così, a Roma aprono molti negozi, stessa cosa nel resto d'Italia, il problema sarà di vedere he tipo di preparazione hanno i commercianti. Forse è responabilità nostra ( dovuta all'etica della passione) cercare di aiutarli ( aiutarci) ad avere più notizie possibili cosi da aiutare con cognizione di causa chi si avvicina al magico mondo delle foglioline.
Per finire ai tuoi dubbi ritengo che tutto sia relativo, se compri su internet devi essere disposto a rischiare qualcosa, ma il gioco vale spesso la candela ( l'unica mia perplessità e sulla salubrità ma di questo ne abbiamo già discusso), in fondo in molti negozi specializzati non ti fanno nemmeno sentire gli odori, figurati toccare le foglie! Io su questo combatterei, è frustrante quando i barattoli sono lì è non puoi soffermarti sugli odori che vi sono racchiusi.

 
At giugno 14, 2005 10:25 AM, Blogger bibliotèq said...

http://it.wikipedia.org/wiki/T%C3%A8, famosissima enciclopedia fatta dagli utenti, questo è il link alla pagina che spiega cosa è il tè. SIGH! E' impressionante il numero di errori considerando che viene corretta da moltissime persone. Che ne pensi? Forse è lo specchio della realtà.

 
At giugno 15, 2005 1:57 PM, Anonymous Anonimo said...

il bello di internet è che tutti possono confrontarsi aumentando cosi il livello generale di conoscenza. Ognuno mette a disposizione la propria conoscenza così facendo tutti possono progredire e far diminuire il proprio gap informativo. Perciò non aver paura di dare informazioni sui siti dove vendono il te.

 

Posta un commento

<< Home